Safeword o parola di sicurezza nel gioco BDSM
Prima di iniziare il gioco i partner concordano una parola con la quale la parte sottomessa di un gioco sadomaso può interrompere in ogni momento l’azione. Deve essere una parola che mai la parte sottomessa pronuncerebbe in quei momenti. Dunque non va scelta una parola come “no” o “pietà” o “la supplico” ma qualcosa che esula dal gergo BDSM come potrebbe essere “monte Bianco” oppure “banana”. Ma non troppo strana tale da rendere difficile il ricordarla soprattutto in un momento di forte intensità emotiva. Quindi non vanno scelte parole come “arco voltaico” o “Périgord “.
Nel caso in cui la parte sottomessa sia imbavagliata la safeword va sostituita da un gesto che però sia avvertibile e visibile dal Dominante. Potrebbe essere battere il piede a terra e fare la V (indice e medio) con le dita di una mano.
Il problema è ancor più difficile se la persona è imbavagliata e molto immobilizzata.
Allora si può decidere per un movimento del capo o di qualcosa che il sottomesso può muovere stante il tipo di legature.
Tutto del corpo della schiava o dello schiavo trasmette. Chi domina deve, DEVE, saper ricevere la trasmissione. Solo allora non sarà più apprendista stregone, ma Master o Mistress.
La responsabilità è e resta piena, sempre e comunque.
Questo è lavorare per la sicurezza.